Smetti di portare lo zaino a tuo figlio/a
La scuola è ricominciata già da qualche settimana e mi trovo spesso a passare davanti ad alcune di queste negli orari di entrata o uscita. Soprattutto elementari e medie.
Ogni anno mi chiedo sempre la stessa cosa: cavoli, ma questi quante volte sono stati bocciati?
Gli zaini sono sempre in spalla a uomini e donne adulti, tanto che mi viene il dubbio se a scuola ci vadano loro o i loro figli.
E questa visione mi fa tornare in mente sempre una domanda:
Non staremo spianando un pò troppo la strada ai nostri figli?
Non prendetemi per un genitore sconsiderato. Anche io voglio il meglio per mia figlia e vorrei fosse sempre felice. Ma la strada spianata potrebbe provocare l’effetto opposto.
Oggi abbiamo: case fresche in estate e caldissime in inverno, cibo di ogni tipo disponibile in ogni momento della giornata, anche a domicilio, protezioni per spigoli e porte, abbigliamento tecnico che è stato sviluppato per scalare l’Everest, 18 paia di scarpe.
Ma se tutte queste invenzioni hanno migliorato sicuramente la qualità di vita e la serenità con cui i nostri figli possono crescere, ora stiamo andando verso il lato opposto.
L’iper-protezione.
Paracolpi per le sponde della culla, ginocchiere per gattonare, GUINZAGLI.
Fonte immagine: Shutterstock
Questi sono solo prodotti, ma riflettono ormai il mercato dei genitori spazzaneve, che anche senza prodotti ad hoc fanno di tutto per spianare la strada e rendere la vita più facile possibile ai propri figli (o molto spesso a loro stessi).
La merenda te la preparo io, i compiti (praticamente) te li faccio io, la giornata te la organizzo io (e non ti aspettare nemmeno un minuto libero!), ma soprattutto quello che a me manda più in bestia (forse perchè per deformazione professionale vedo le dirette conseguenze fisiche): lo zaino te lo porto io!
Basta miei cari genitori, se volete bene ai vostri figli smettete di portargli lo zaino.
Perchè non dovremmo portare lo zaino al posto loro?
Bene, se a questo punto non hai ancora chiuso la pagina e sei qui a leggere, forse c’è speranza di salvare il futuro dei tuoi figli.
I nostri figli iniziano a lamentare dolori muscolari ad un’età sempre più precoce.
Non fanno attività fisica. Mangiano male. O troppo o troppo poco.
Non devono più faticare per nulla.
Ovunque si vada ci sono scale mobili o ascensori. Per andare a scuola i pullman o i genitori possono lasciarti praticamente dentro l’aula.
Gli zaini glieli portiamo noi.
Il fisico di ogni persona si adatta a quello che gli viene richiesto. Si chiama allenamento.
Se voglio correre una maratona, dovrò allenarmi giorno dopo giorno, per mesi, a correre.
Se non ho mai corso, prima correrò piano e su brevi distanze. Mano a mano che il mio fisico si adatta aumenterò velocità e distanze.
Lo stesso avviene con la muscolatura dei nostri bambini.
Pensa ai primi 2-3 anni di vita.
All’inizio la muscolatura (e il sistema nervoso) non possono permettere al neonato di stare in piedi. Poi però ad un certo punto la muscolatura inizia a svilupparsi e lo fa perchè il bambino sperimenta cosa possono fare le gambe e il corpo in generale.
Finchè non arriva a provare la stazione eretta. All’inizio per poco, poi sempre di più, fino a muovere i primi passi.
In età prescolare e poi scolare, il fisico dei nostri figli subisce un continuo mutamento.
E questi mutamenti sono dettati anche dagli stimoli che il corpo riceve.
Se il corpo di tuo figlio/a non riceve stimoli come pensi si formerà?
Non si formerà. Sarà debole. E la debolezza spesso è una costante nei dolori muscolari.
Futuri adulti deboli. Ecco a cosa penso quando vedo gli zaini sempre in spalla ai genitori.
I nostri figli non saranno bambini per sempre. Se togliamo ogni difficoltà, ogni peso dalle loro spalle, quando poi saranno costretti ad avventurarsi nel mondo reale da soli non avranno gli strumenti per sopravvivere (in termini di salute, benessere e capacità cognitive e di adattamento).
Si, ma…
Quando affronto questo argomento con altri genitori ci sono alcuni temi ricorrenti per giustificare questo comportamento da “genitore supereroe”:
“Ma gli zaini oggi pesano moltissimo!”
Gli zaini oggi sono un vantaggio e una comodità che i nostri genitori si sognavano.
Pensate che sia meglio portare i libri a mano legati con un cordino?
Gli zaini, se della misura giusta e con qualche piccolo accorgimento ergonomico, sono il modo più sicuro di portare il materiale per la scuola.
Per quanto riguarda il peso, non ci sono studi che definiscono chiaramente quando sia “troppo” pesante.
Leggendo online troverete una percentuale ricorrente: 10% del peso corporeo come peso massimo che deve avere lo zaino.
Ad es. se un bambino pesa 20kg lo zaino dovrà pesare al massimo 2 Kg.
Ma questa percentuale non è vera in senso assoluto e non ci sono studi che confermano la correlazione diretta tra questo peso e la prevenzione di dolori muscolari nei bambini e adolescenti.
Le variabili in gioco sono tante e diverse tra loro, una su tutte la gradualità con cui il bambino viene esposto al carico.
Possiamo ipotizzare infatti che il materiale necessario in prima elementare non sia lo stesso richiesto ad un bambino di quinta.
Per cui se io porto lo zaino a mia figlia dalla prima alla quarta e poi glielo lascio per la quinta, il suo fisico non si sarà adattato a portare un carico progressivamente maggiore.
Ma se faccio tenere lo zaino già dal primo giorno di scuola, dove ci saranno un astuccio e tre quaderni, quando poi lo zaino diventerà bello pieno di quaderni, libri, astucci, righelli etc. la sua muscolatura si sarà allenata e sarà più protetta dal mal di schiena.
“Per arrivare a scuola abbiamo un bel pezzo di strada da fare”
Se abiti attaccato ad una scuola non hai scuse.
Se abiti ad una distanza ragionevole non hai scuse.
Se abiti lontano, ovviamente dovrai prendere la macchina, ma nulla ti vieta di fermarti un po’ più lontano per fare quattro passi fino al cancello della scuola.
“Eh ma la mattina siamo sempre di fretta! Ci manca solo di parcheggiare lontano e farla a piedi.”
Il problema é puramente organizzativo. Basta mettere la sveglia 10 minuti prima.
E poi se non trovi 10 minuti in più al giorno, dovrai comunque trovare molto più tempo quando dovrai fare visite mediche, accertamenti, trattamenti.
Con un costo economico da non sottovalutare.
Ultimo aspetto della passeggiata verso scuola: tempo in più per parlare con i vostri figli.
Già non ne abbiamo a causa dei mille impegni giornalieri, sfruttiamo almeno queste occasioni per parlare di paure, preoccupazioni, idee, di quella maestra particolarmente brava o di quel bambino davvero dispettoso in classe.
“E nei giorni di pioggia?
Usa l’ombrello.
L’aspetto psicologico
Un aspetto da non sottovalutare nel lasciare che i nostri figli portino il loro zaino è il fatto che in questo modo si sentono capaci.
Portarsi lo zainetto è una piccola responsabilità che permette loro di dire “sono in grado di farcela, sono capace a fare questa cosa.”
Questo migliora il loro senso di autoefficacia, ovvero la loro consapevolezza di essere competenti davanti alle difficoltà.
Inutile dire che sentirsi capaci di affrontare piccole e grandi sfide sia un vantaggio non secondario nelle difficoltà che poi si troveranno ad affrontare negli anni successivi.
I nostri figli sono più forti, più adattabili e più motivati di quanto pensiamo.
Non portiamo loro lo zaino.
Non togliamo loro la possibilità di crescere e diventare gli adulti forti, sani e responsabili di domani.
Ne abbiamo bisogno.
Simone
Smetti di portare lo zaino a tuo figlio/a
La scuola è ricominciata già da qualche settimana e mi trovo spesso a passare davanti ad alcune di queste negli orari di entrata o uscita. Soprattutto elementari e medie.
Ogni anno mi chiedo sempre la stessa cosa: cavoli, ma questi quante volte sono stati bocciati?
Gli zaini sono sempre in spalla a uomini e donne adulti, tanto che mi viene il dubbio se a scuola ci vadano loro o i loro figli.
E questa visione mi fa tornare in mente sempre una domanda:
Non staremo spianando un pò troppo la strada ai nostri figli?
Non prendetemi per un genitore sconsiderato. Anche io voglio il meglio per mia figlia e vorrei fosse sempre felice. Ma la strada spianata potrebbe provocare l’effetto opposto.
Oggi abbiamo: case fresche in estate e caldissime in inverno, cibo di ogni tipo disponibile in ogni momento della giornata, anche a domicilio, protezioni per spigoli e porte, abbigliamento tecnico che è stato sviluppato per scalare l’Everest, 18 paia di scarpe.
Ma se tutte queste invenzioni hanno migliorato sicuramente la qualità di vita e la serenità con cui i nostri figli possono crescere, ora stiamo andando verso il lato opposto.
L’iper-protezione.
Paracolpi per le sponde della culla, ginocchiere per gattonare, GUINZAGLI.
Fonte immagine: Shutterstock
Questi sono solo prodotti, ma riflettono ormai il mercato dei genitori spazzaneve, che anche senza prodotti ad hoc fanno di tutto per spianare la strada e rendere la vita più facile possibile ai propri figli (o molto spesso a loro stessi).
La merenda te la preparo io, i compiti (praticamente) te li faccio io, la giornata te la organizzo io (e non ti aspettare nemmeno un minuto libero!), ma soprattutto quello che a me manda più in bestia (forse perchè per deformazione professionale vedo le dirette conseguenze fisiche): lo zaino te lo porto io!
Basta miei cari genitori, se volete bene ai vostri figli smettete di portargli lo zaino.
Perchè non dovremmo portare lo zaino al posto loro?
Bene, se a questo punto non hai ancora chiuso la pagina e sei qui a leggere, forse c’è speranza di salvare il futuro dei tuoi figli.
I nostri figli iniziano a lamentare dolori muscolari ad un’età sempre più precoce.
Non fanno attività fisica. Mangiano male. O troppo o troppo poco.
Non devono più faticare per nulla.
Ovunque si vada ci sono scale mobili o ascensori. Per andare a scuola i pullman o i genitori possono lasciarti praticamente dentro l’aula.
Gli zaini glieli portiamo noi.
Il fisico di ogni persona si adatta a quello che gli viene richiesto. Si chiama allenamento.
Se voglio correre una maratona, dovrò allenarmi giorno dopo giorno, per mesi, a correre.
Se non ho mai corso, prima correrò piano e su brevi distanze. Mano a mano che il mio fisico si adatta aumenterò velocità e distanze.
Lo stesso avviene con la muscolatura dei nostri bambini.
Pensa ai primi 2-3 anni di vita.
All’inizio la muscolatura (e il sistema nervoso) non possono permettere al neonato di stare in piedi. Poi però ad un certo punto la muscolatura inizia a svilupparsi e lo fa perchè il bambino sperimenta cosa possono fare le gambe e il corpo in generale.
Finchè non arriva a provare la stazione eretta. All’inizio per poco, poi sempre di più, fino a muovere i primi passi.
In età prescolare e poi scolare, il fisico dei nostri figli subisce un continuo mutamento.
E questi mutamenti sono dettati anche dagli stimoli che il corpo riceve.
Se il corpo di tuo figlio/a non riceve stimoli come pensi si formerà?
Non si formerà. Sarà debole. E la debolezza spesso è una costante nei dolori muscolari.
Futuri adulti deboli. Ecco a cosa penso quando vedo gli zaini sempre in spalla ai genitori.
I nostri figli non saranno bambini per sempre. Se togliamo ogni difficoltà, ogni peso dalle loro spalle, quando poi saranno costretti ad avventurarsi nel mondo reale da soli non avranno gli strumenti per sopravvivere (in termini di salute, benessere e capacità cognitive e di adattamento).
Si, ma…
Quando affronto questo argomento con altri genitori ci sono alcuni temi ricorrenti per giustificare questo comportamento da “genitore supereroe”:
“Ma gli zaini oggi pesano moltissimo!”
Gli zaini oggi sono un vantaggio e una comodità che i nostri genitori si sognavano.
Pensate che sia meglio portare i libri a mano legati con un cordino?
Gli zaini, se della misura giusta e con qualche piccolo accorgimento ergonomico, sono il modo più sicuro di portare il materiale per la scuola.
Per quanto riguarda il peso, non ci sono studi che definiscono chiaramente quando sia “troppo” pesante.
Leggendo online troverete una percentuale ricorrente: 10% del peso corporeo come peso massimo che deve avere lo zaino.
Ad es. se un bambino pesa 20kg lo zaino dovrà pesare al massimo 2 Kg.
Ma questa percentuale non è vera in senso assoluto e non ci sono studi che confermano la correlazione diretta tra questo peso e la prevenzione di dolori muscolari nei bambini e adolescenti.
Le variabili in gioco sono tante e diverse tra loro, una su tutte la gradualità con cui il bambino viene esposto al carico.
Possiamo ipotizzare infatti che il materiale necessario in prima elementare non sia lo stesso richiesto ad un bambino di quinta.
Per cui se io porto lo zaino a mia figlia dalla prima alla quarta e poi glielo lascio per la quinta, il suo fisico non si sarà adattato a portare un carico progressivamente maggiore.
Ma se faccio tenere lo zaino già dal primo giorno di scuola, dove ci saranno un astuccio e tre quaderni, quando poi lo zaino diventerà bello pieno di quaderni, libri, astucci, righelli etc. la sua muscolatura si sarà allenata e sarà più protetta dal mal di schiena.
“Per arrivare a scuola abbiamo un bel pezzo di strada da fare”
Se abiti attaccato ad una scuola non hai scuse.
Se abiti ad una distanza ragionevole non hai scuse.
Se abiti lontano, ovviamente dovrai prendere la macchina, ma nulla ti vieta di fermarti un po’ più lontano per fare quattro passi fino al cancello della scuola.
“Eh ma la mattina siamo sempre di fretta! Ci manca solo di parcheggiare lontano e farla a piedi.”
Il problema é puramente organizzativo. Basta mettere la sveglia 10 minuti prima.
E poi se non trovi 10 minuti in più al giorno, dovrai comunque trovare molto più tempo quando dovrai fare visite mediche, accertamenti, trattamenti.
Con un costo economico da non sottovalutare.
Ultimo aspetto della passeggiata verso scuola: tempo in più per parlare con i vostri figli.
Già non ne abbiamo a causa dei mille impegni giornalieri, sfruttiamo almeno queste occasioni per parlare di paure, preoccupazioni, idee, di quella maestra particolarmente brava o di quel bambino davvero dispettoso in classe.
“E nei giorni di pioggia?
Usa l’ombrello.
L’aspetto psicologico
Un aspetto da non sottovalutare nel lasciare che i nostri figli portino il loro zaino è il fatto che in questo modo si sentono capaci.
Portarsi lo zainetto è una piccola responsabilità che permette loro di dire “sono in grado di farcela, sono capace a fare questa cosa.”
Questo migliora il loro senso di autoefficacia, ovvero la loro consapevolezza di essere competenti davanti alle difficoltà.
Inutile dire che sentirsi capaci di affrontare piccole e grandi sfide sia un vantaggio non secondario nelle difficoltà che poi si troveranno ad affrontare negli anni successivi.
I nostri figli sono più forti, più adattabili e più motivati di quanto pensiamo.
Non portiamo loro lo zaino.
Non togliamo loro la possibilità di crescere e diventare gli adulti forti, sani e responsabili di domani.
Ne abbiamo bisogno.
Simone