Simone porzi – fisioterapista

Terapie fisiche: tecarterapia

La Tecarterapia è una terapia fisica di uso medico-sanitario indolore e non invasiva, di biostimolazione profonda dei tessuti dell’organismo.

Combinando l’applicazione della macchina a diversi gradi di potenza con l’uso di tecniche manuali, permette una netta e rapida riduzione del dolore già dopo le prime sedute, infatti agisce in selettivamente sulla parte trattata, favorendone il recupero. Stimola la perfusione sanguigna, la vasodilatazione locale, il drenaggio dei liquidi e l’aumento della temperatura endogena, agendo positivamente sui processi infiammatori, contratture e spasmi muscolari, ossigenazione locale e rigenerazione dei tessuti


Le patologie

Con la tecarterapia si possono trattare:

  • Patologie del ginocchio: distorsioni, gonartrosi, condropatia femoro-rotulea, esiti chirurgici (operazioni ai legamenti crociato anteriore, posteriore, collaterali e menischi)
  • Contratture e spasmi muscolari, contusioni e stiramenti.
  • Mal di schiena: cervicalgia, dorsalgia e lombalgia.
  • Patologie della spalla: tendiniti e tendinopatie della cuffia dei rotatori, lussazione, capsulite adesiva e sindromi dolorose.
  • Patologie del gomito: epicondilite (gomito del tennista), epitrocleite (gomito del golfista)
  • Patologie della mano: tendiniti, tenosinoviti, rizo-artrosi.
  • Patologie dell’anca: coxartrosi (artrosi dell’anca), borsite trocanterica, pubalgia.
  • Patologie della caviglia e del piede: distorsioni, fascite plantare, tendinite del tendine d’Achille.
  • Esiti di fratture ossee.

I risultati

Molto spesso, quando propongo la tecarterapia come strumento per migliorare il dolore (e la sua causa), molte persone mi guardano in maniera scettica. La frase tipica è “Ho già provato la tecarterapia e ho visto che non funziona” oppure “Non ci credo nella tecarterapia”.

Questo succede perché ormai quasi tutti i centri di fisioterapia hanno una tecarterapia, il problema è che è un macchinario operatore-dipendente. Questo significa che la tecarterapia per poter essere efficace deve essere utilizzata nel modo corretto, con la giusta potenza e intensità, per il giusto problema, per la giusta fase del problema stesso.

Senza considerare inoltre che se all’inizio non è stato identificato correttamente il problema e la causa del dolore di sicuro non è la tecar che non funziona, ma il ragionamento clinico che sta alla base.

Simone porzi – fisioterapista

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